Biografia  
di Enrico Scaravelli


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Da "IL SECOLO XIX" del 7 settembre 2002
Quand'era ragazzino lo chiamavano "furmiga" perchè come le formichine raccoglieva pezzi di legna che portava a casa per scaldare la stufa: il suo campo d'azione era il porto e la tana era casa sua in via Milano. Erano i tempi duri della guerra. E la guerra gli ha lasciato dentro le tragedie della resistenza nel Mantovano (è nato a Pegognaga): colpi di mano, rastrellamenti, uno zio ucciso, tre familiari finiti a Dachau.
Eppure tranne che in "Gente nostra" nelle sue commedie tutti quei ricordi non appaiono. "Voglio divertire la gente" dice. E pensare che Enrico Scaravelli (classe 1928) ha il viso severo del professore e raramente lo si vede sorridere. "Sono un po' all'antica - commenta - ma i ragazzi mi hanno sempre cercato perchè li faccio giocare". Soprattutto i nipoti: ha una figlia e tre giovani. La signora Dalia, sua moglie, gli ha perfezionato il genovese imparato da quando, a tre anni, è venuto ad abitare a Genova. Funzionario direttivo del Comune, diplomato geometra, non ha mai tralasciato di scrivere racconti e fiabe per ragazzi, pubblicazioni su fatti di guerra, poesie in lingua, in genovese, in mantovano vincendo numerosi premi nazionali e regionali.
Ma prima di imboccare la strada delle commedie dialettali si è cimentato come autore di canzoni incise in dischi e cassette, cantate da Bobby Solo, Tony Dallara, Betty Curtis, Gino Latilla. Un totale di un centinaio di canzoni di cui una settantina in genovese.
Marisa Brando ha cantato "Vurriae invegià". Anche se la musica ce l'ha nel sangue (suona il piano, la fisarmonica, il mandolino) alla carriera del paroliere ha preferito di gran lunga quella del commediografo: oltre trenta testi teatrali in genovese, mantovano e in lingua. E di queste in buona parte ha curato anche la regia salvo ritagliarsi qualche particina di attore.
Come vengono fuori le battute, le situazioni comiche?
"Di notte, chiudo gli occhi e immagino temi, dialoghi. Io sono molto osservatore di persone e stati d'animo; durante la giornata subisco suggestioni e mi vengono sufferite le frasi. Di notte le elaboro mentalmente, poi le scrivo a mano, infine al computer. Ma soprattutto adoro scrivere "addosso" agli attori, su misura".
Passatempi?
"Finiti i tempi del tennis e della bici mi piacciono le passeggiate in campagna. Sulle alture di Creto ho una roulotte con la quale ho fatto turismo in mezza Europa; attorno ho del terreno e vado a trafficare un po'. Compatibilmente con le cariche di presidente dell'Associazione Culturale San Fruttuoso e della omonima compagnia teatrale." Batti e ribatti il testo è sempre quello: cultura e teatro.
Bruno De Ceresa 
Enrico Scaravelli nasce a Pegognaga, in provincia di Mantova nel 1928 e risiede a Genova dal 1931. Diplomato geometra, è stato funzionario direttivo del Comune di Genova. Si diletta, per hobby, a scrivere racconti e fiabe per ragazzi, pubblicazioni di fatti di guerra, poesie sia in lingua sia in genovese che in mantovano, vincendo numerosi premi nazionali e regionali.

Ha pubblicato due brevi raccolte di poesie dal titolo "Mare Dolce" (Ediz. Pirella) e "Un'ancora" (ediz. autori autogestiti). Quest'ultima ha anche ha pubblicato una sua serie di "Racconti e Favole non solo per bambini" Paroliere, ha scritto un centinaio di canzoni in lingua e in genovese.

Sue canzoni sono state incise in dischi, cassette, C.D. cantate da Tony Dallara, Bobby Solo, Betti Curtis, Enrico Musiani, Gino Latilla, orchestre e complessi vari. Ha scritto per la rivista "Diogene" di Reggio Emilia.

Commediografo, ha scritto oltre ottanta testi teatrali di cui una quarantina in genovese ed il rimanente in mantovano e in italiano.

E' stato presidente dell'Associazione Culturale San Fruttuoso e della Compagnia Teatrale San Fruttuoso per circa dieci anni. Sue commedie sono state rappresentate, oltre che dalla citata Compagnia Teatrale San Fruttuoso, anche dalla Compagnia dei Giovani della Lanterna, dal Teatro Stabile dialettale della Regione Liguria, dalla Compagnia Stabile della Città di San Remo, dalla Filodrammatica Don Bosco di Varazze, dalla Compagnia Amici di Fegino, dalla Teatralnervi, dalla Compagnia il Palcaccio di Mantova, dalla Compagnia "La Lanterna" di Nogara (VR), dalla Cunpagnia dal Surbet di Correggio (RE), Compagnia T. 76 di Genova, Compagnia del Sottoscala di Rosciate (BG), Compagnia I Foravia di Ivrea, Compagnia dell'Arte di Anna Olivari, Compagnia dialettale La Sturlese di Genova, Compagnia i Belli che andeti di Borgioverezzi (SV), Compagmia Sopra il Palco, - dalla Compagnia "La quérza ed Ganazé", (MO), Compagnia Teatro Gattinara (VC), "Compagnia del Barchì" di Arquata Scrivia, "Compagnia I Gobbi di Kito" ecc.ecc. 

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