Dicono di lui |
di Enrico Scaravelli |
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Da La Voce di Mantova - del 20 agosto 2009________________________________________________________________________________________________
Da La Voce di Mantova - 19 agosto 2009________________________________________________________________________________________________
CORRIERE MERCANTILE (domenica 30 marzo 2008)GAZZETTA DI MANTOVA
(13/10/2005 )IL MANTOVANO E' AUTORE DI "NEMESI".
CRONACHE DI GUERRA DI UN ADOLESCENTE
I fatti della seconda guerra mondiale, il tema del libro di Scaravelli
Residente a Genova scrive poesie in lingua e in dialetto, fiabe e racconti
PEGOGNAGA . Mantovano extra muros in quel di Genova da molti anni, originario di Pegognaga, il geometra cavalier Enrico Scaravelli continua ad onorare la sua terra natìa con la pubblicazione di libri, poesie e commedie, nonché come attore teatrale. Ora è la volta del libro "Nemesi. Cronache di guerra di un adolescente", edito dagli Autori autogestiti associati liguri & personaledit di Genova, con la presentazione di Og. Ugolotti. Si tratta di un volume di 70 pagine, con in copertina il disegno bianco e nero di Luciana Santini dal titolo "Guerra: atavico male" e del costo di euro 7. I racconti sono 8, di cui 6 possono essere definti autobiografici, ambientati (e non solo) nel basso mantovano. Gli altri due, rispettivamente col titolo "Un rapido per Praga" e "Una storia qualunque", si rifanno alla fantasia dell'autore, ma che, come lo stesso Scaravelli afferma "sono tutti con una trama veritiera". I titoli dei primi sei racoonti sono nell'ordine "10 giugno 1940 con specifico riferimento all'entrata in guerra dell'Italia contro gli alleati: "Quel 9 febbraio 1941", dove si riferisce di un bombardamento a Genova: "Un biglietto dalla tradotta", riferito al biglietto di un soldato italiano, anzi suzzarese, gettato dalla tradotta con la quale stava per essere tradotto in Germania, con l'incarico che effettivamente venne portato a compimento. I racconti che seguono sono: "Appunti di guerra", dove è stato integralmente riportato, nel suo contesto, il testo di un messaggio speciale del tenente generale Marck W. Clarck, comandante in capo del 15° gruppo d' Armate, indirizzato "Al popolo dell'Italia settentrionale" col sottotitolo, in grande, "Avvertimento"; "Gli ultimi colpi di coda", con tra parentesi "22 aprile 1945", dove si riferisce degli ultimi giorni di guerra e quindi la Liberazione. Infine l'ultimo, "Gente Nostra" è ambientato a Ronchi di Palidano di Gonzaga nell'inverno 1944, cioè in pieno periodo bellico, con i tedeschi che occupavano l'Italia setentrionale, con alleata la Repubbica Sociale Italiana e dove, nel contempo, gli aerei alleati non lesinavano lo sganciamento di bombe da parte dei loro aerei, con distruzioni, morti e feriti. Si tratta di storie nel cui contesto storico molti mantovani si sono, loro malgrado, trovati protagonisti così come protagonisti italiani sono quelli dei due racconti finali, ambientati rispettivamente a Praga e Vienna, non senza implicazioni difficoltose per i loro protagonisti.
VITTORIO MONTANARI
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GAZZETTA DI MANTOVA
(20 giugno 1980)Continua la serie di affermazioni
dello scrittore Enrico Scaravelli
Residente a Genova scrive poesie in lingua e in dialetto, fiabe e racconti
Enrico Scaravelli, poeta mantovano "extra muros", nato a Pegognaga nel 1928 e residente a Genova dal 1931, continua a onorare la sua terra con una serie di premi in concorsi letterari, sia di poesia dialettale che in lingua e narrativa.
Ultimamente la ricca messe di premi si è ulteriormente accresciuta con il lusinghiero conseguimento di altre affermazioni. Al sesto concorso internazionale di poesia "Il Pinocchio d'Oro e Jolanda Imperato 1980", svoltosi a Napoli col patrocinio del ministero del turismo e dello spettacolo, ha ottenuto il secondo premio con la poesia in dialetto mantovano "Al vèc" che è stata pubblicata:
Al premio nazionale di poesia svoltosi a Campomorone (Genova), gli è stato assegnato il primo premio per la poesia in dialetto mantovano "Quatar sproch".
Al concorso nazionale di letteratura per l'infanzia "H. C. Andersen – Baia delle favole", svoltosi a Sestri Levante (Genova), si è classificato al secondo posto con la fiaba "L'amuleto di Aniuk", conseguendo la targa del "Corriere dei Piccoli", un diploma e un assegno. Questa affermazione è altamente significativa in quanto all'"Andersen", considerato un po' il Nobel della letteratura per l'infanzia, sono stati premiati, Gianni Rodari, Alberto Moravia, Cesare Zavattini ed altri noti scrittori italiani.
Al Chiostro di San Matteo (Genova), ha ottenuto il trofeo "Angela Daniele", vale a dire il primo premio con il racconto "La Tartana", imperniato sulla droga nel contrabbando sul mare.
Infine, ultimo in ordine di tempo, al concorso internazionale di narrativa per ragazzi svoltosi a Sampierdarena, si è classificato al secondo posto con il racconto "Quattro sfere di sabbia", che tratta il problema della sopravvivenza in un futuro incerto. A questo stesso concorso è stato selezionato un altro racconto dello Scaravelli, mentre il primo premio per la commedia è stato assegnato a un altro mantovano, Paolo Ferrari, per l'atto unico "Il condominio". La qual cosa ha fatto dire allo speaker – il giornalista Paolo Lingua -"questa sera Virgilio impera!". Ciò in considerazione dei premi assegnati al "mantovano" di Genova (Enrico Scaravelli) e al "mantovano di Mantova" (Paolo Ferrari)
Come si può constatare la serie dei premi conseguiti da Enrico Scaravelli è più che mai consistente. E' d'obbligo formulare i migliori auguri al nostro conterraneo "extra muros".
VITTORIO MONTANARI
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LA GAZZETTA DI MANTOVA
( Martedì 25 agosto 1981)PEGOGNAGA - DA ANNI RISIEDE A GENOVA
UN EXTRA MUROS E ANCHE POETA
Enrico Scaravelli scrive in dialetto mantovano ma
ha vinto anche per una canzone scritta in genovese
Mantovani "extra muros" in quel di Genova, Enrico Scaravelli che è originario di Pegognaga, continua a mietere allori come poeta e scrittore in più parti d'Italia, senza ma dimenticare la sua terra d'origine e il relativo dialetto.
Ultimamente lo Scaravelli è stato premiato al concorso nazionale di Campomorone, nei pressi di Genova, con una poesia in dialetto mantovano, mentre a Napoli è stato premiato per una commedia in un atto unico, ad un concorso indetto dall'Accademia artistica internazionale con il patrocinio del ministero del turismo e spettacolo. La commedia ha per titolo "La notte di Gonzaga" ed ha per tema la famosa battaglia partigiana svoltasi in loco la notte del 22 dicembre 1944.
A Busalla (Genova) con la poesia "i barcaieu" (i barcaioli), abbinata al quadro del pittore Carlo Bisio, ha ottenuto uno dei premi speciali. Infine altri premi li ha ottenuti con le poesie in lingua dai titoli: "Le tue mani", "il mio paese", "il volo del gabbiano".
Dulcis in fundo il 1° premio al chiostro di San Matteo di Genova con la poesia "Dies Irae", rivolta al terremoto nelle terre del sud e di cui ha scritto il quotidiano genovese "Il Secolo XIX".
Per concludere c'è ancora da menzionare la premiazione di un canzone in dialetto genovese (così come una poesia più sopra indicata, dedicata ai barcaioli), dedicata alle vecchie mura della Marina di Genova. La canzone è giunta finalista al concorso per il folk ligure ed è già stata incisa e sarà trasmessa in una manifestazione che si terrà all'aperto dal 30 agosto all'8 settembre e che sarà ripresa dalla RAI-TV.
Detto questo, a noi d'obbligo congratularci vivamente con il conterraneo extra muros per la sua poliedrica e versatile attività letteraria, in lingua italiana e nei dialetti mantovano e genovese, che giustamente gli procurano soddisfazioni e larghi consensi.
VITTORIO MONTANARI
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LA GAZZETTA DI MANTOVA (27 luglio 1982)
PEGOGNAGA
– ENRICO SCARAVELLIPOETA – SCRITTORE
SUPER-PREMIATO
Ha scritto, tra l'altro, i testi di un'apprezzata
commedia sulla battaglia partigiana di Gonzaga
Enrico Scaravelli, geometra di professione e poeta-scrittore-paroliere per passione, è originario di Pegognaga e risiede a Genova per motivi di lavoro.
Lo scrivere, poesia in lingua e in vernacolo (mantovano e genovese), nonché canzoni, continua a procurargli soddisfazioni e riconoscimenti autorevoli che si assommano numerosi, uno dopo l'altro.
Ultimi, in ordine di tempo, sono stati assegnati a Enrico Scaravelli, un premio speciale a Roma, cui ha fatto seguito l'entrata in finale, al concorso "Genova.folk" di una sua canzone in dialetto genovese che è stata incisa (..) A questo proposito è bene aggiungere che a Genova stanno per uscire musicassette e un disco rispettivamente con le sue canzoni in dialetto genovese e in lingua italiana.
Nel febbraio scorso ha ottenuto due primi premi a Marina di Pisa: uno per la lirica d'amore e uno per una raccolta di poesie genovesi.
Il 25 aprile, a Napoli, ha ottenuto il premio nazionale di poesia all'8° concorso indetto dal "Pinocchio d'oro", con il patrocinio del ministero del Turismo e dello spettacolo", con la poesia "Dies Irae".
Del 30 maggio, invece, è il conseguimento del 2° premio al Chiostro San Matteo di Genova, per un racconto.
Con una commedia in dialetto genovese è giunto finalista con altri tre concorrenti ad un concorso indetto dall'Assessorato alla Cultura, Sport e Tempo libero, indetto dal Comune di Genova. L'opera finalista ha per titolo "Gente nostra", ed è andata in scena dal 22 aprile al 2 maggio alla sala Carignano di Genova ottenendo un lusinghiero successo di pubblico e di critica. Le quattro opere finaliste verranno pubblicate a cura della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, nella costituenda collana del nuovo teatro dialettale genovese. La commedia "Gente nostra" è dedicata alla Resistenza e del suo contenuto avremo modo di dire a parte. Per ora è bene sapere che il concorso è stato indetto a nome di Anna Caroli, madre del comico Ric che opera insieme con Gian, la quale è stata attrice di teatro con Gilberto Govi.
Ancora c'è da aggiungere che lo Scaravelli è stato premiato al concorso di poesie "Il pirata", indetto dall'omonimo ristorante-pizzeria (di Borgoforte – MN)
Inoltre nel giugno scorso, a Sampierdarena, ha ottenuto un premio speciale al concorso internazionale di narrativa per ragazzi, col racconto "Il piccolo eschimese" ed un secondo premio per una poesia in dialetto genovese.
Per concludere diremo che Enrico Scaravelli collabora con scritti vari alla rivista "Il diogene". (di Reggio Emilia) diretta da Sergio Pineschi.
E' tutto (e non è poco se si pensa che è localizzato in un breve lasso di tempo) dei riconoscimenti conquistati ultimamente da Enrico Scaravelli, mantovano residente in terra ligure al quale sono d'obbligo le nostre congratulazioni.
VITTORIO MONTANARI
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LA GAZZETTA DI MANTOVA (19 luglio 1983)
UN "EXTRA MUROS" CHE STA FACENDO ONORE ALLA TERRA D'ORIGINE
"Mare dolce": una raccolta di liriche
dell'ex mantovano Enrico Scaravelli
Scrittore, poeta, commediografo, Enrico Scaravelli è di Pegognaga e risiede a Genova dal 1931. La sua terra natale però non l' ha mai dimenticata pertanto, persone, luoghi e avvenimenti sono, dentro alle sue opere, anche se la lunga permanenza a Genova lo porta a scrivere pure in dialetto genovese.l
Ultima in ordine di tempo, Scaravelli ha scritto una commedia dal titolo "L'arbalta", che come bene si può, capire, è in dialetto mantovano.
Un'altra sua commedia dal titolo "La nostra gent", è stata affidata a Paolo Guidoni della compagnia filodrammatica di Moglia, affinché venga portata in scena.
In quanto a premi ultimamente conseguiti, sono da menzionare quello, con una commedia, al concorso internazionale del Carnevale di Viareggio e un altro premio, pure per la commedia, al concorso internazionale di letteratura a Rapallo, dove si è classificato al primo posto. Inoltre c'è da menzionare un premio al concorso di poesia dialettale "Scipione Gonzaga", conseguito a San Martino all'Argine.
Infine c'è da segnalare l'uscita di una raccolta di 21 poesie in lingua col titolo "Mare dolce", Pirella editore di Genova, con la copertina disegnata da Piero Fiorio e presentazione di Edoardo Guglielmino.
E' una raccolta di liriche, nelle quali vengono affrontati i più diversi argomenti e dove Enrico Scaravelli, ancora una volta, evidenzia tutta la sua vocazione poetica in versi che si leggono volentieri.
Guglielmino, presentandolo, tra l'altro scrive: "Il mare dolce di Scaravelli fra un "intrico d'ali, richiami festosi" ci confida la formula del dono di una vita dolceamara, una vita per lui, mantovano d'origine, ambientalmente, virginialamente vita".
VITTORIO MONTANARI
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LA GAZZETTA DI MANTOVA (1985)
PEGOGNAGA – In luce un extra muros
Premi teatrali in Liguria
per Enrico Scaravelli
Enrico Scaravelli è uno di quei mantovani – è originario di Pegognaga – che onorano la propria terra fuori dei confini della provincia.
Trasferitosi a Genova, ha successo come autore di testi teatrali. E' il caso di ricordare il premio nazionale "Adersen" di Sestri Levante, nell' 80, poi l'arrivo in finale al premio "Anna Caroli" con la commedia "Gente nostra", una serie di premi per poesie e canzoni in dialetto genovese e in lingua italiana.
Enrico Scaravelli è anche scrittore, autore del libro "Mare dolce". A Chiavari, nel 1984, è stato ancora premiato per una commedia, mentre lo scorso anno è andato in scena, con successo, il suo lavoro in dialetto genovese "Ûnn-a valixe pinn-a de vento" (una valigia piena di vento), tratto dalla sua prcedente commedia in dialetto mantovano "Una valis pina ad fümana". La commedia è stata replicata (…) a Genova, a Loano, Albissola Marina, Bogliasco, ecc, sempre con lusinghieri apprezzamenti da parte della stampa locale.
Alla fine del 1985 un'altra commedia di Scaravelli è andata in finale al concorso indetto dall'Assessorato al turismo e spettacolo del Comune di Genova, (…) dopo "La nostra gent" (imperniata sui fatti d'armi del dicembre 1944 a Gonzaga). La commedia ha come titolo "E rostïe sotto a çenie" (Le caldarroste sotto la cenere)
La commedia di Scaravelli sarà data alle stampe dalla Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, e andrà a far parte del nuovo teatro dialettale.
V. M.
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CORRIERE MERCANTILE
(;martedì 2 novembre 1999)l'
incontroAppuntamento domani alle 17 presso la sede dell'associazione italo-americana in Piazza Portello 2 a Genova per un incontro letterario. Edoardo Guglielmino presenterà infatti "Favolistica e narrativa di Enrico Scaravelli". La partecipazione all'interessante conferenza è gratuita.
CORRIERE MERCANTILE
(mercoledì 3 novembre 1999)Libri di Liguria
Enrico Scaravelli:Racconti e favole non solo per bambini. Prefazione di O.G. Ugolotti. Autori autogestiti e personaledit, Genova 1999, pagine 63, lire 10.500.
L'autore, cammin facendo, ha raccolto diversi premi per la favolistica, non ultimi una medaglia d'oro conquistata sul campo all'Andersen '70 di Sestri Levante e un secondo posto acquisito nell'80. Quanto dire che nella letteratura per l'infanzia ci sa fare, non solo, ma che induce anche all'adulto qualche riflessione, come meglio chiarirà Edoardo Guglielmino, mercoledì 3 novembre alle ore 17, presentandolo al pubblico dell'Italo-Americana di piazza Portello.
Ma lo scrittore è anche altro, avendo acquisito nel teatro dialettale genovese una sua autenticità. Sempre sulla breccia, sta per proporre "Quande Zena a s'addescia", una commedia musicale che è una riscrittura della sommossa di Portoria nel 1746, con il "balilla" finalmente in secondo piano, per dare spazio a tutti i genovesi che ne furono veri protagonisti.
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CORRIERE MERCANTILE
(sabato 13 maggio 2000)E' l'autore di "Manezzi in te 'n maneggio", oggi in scena al Carignano
Scaravelli, sogni in genovese
Commediografo e attore, è nato a Mantova ma vive da anni all'ombra della Lanterna e scrive in due dialetti. E ha in serbo importanti progetti
Va in scena questa sera al Teatro Carignano, l'ultima commedia della "Rassegna di primavera", una vetrina che ha esposto, in rapida successione, cinque produzione teatrali in dialetto, di vario significato e l'indiscutibile interesse.
Conclude alla grande con la commedia di Enrico Scaravelli "Manezzi in te 'n maneggio", testo originale e ben costruito, che ha mietuto già diversi allori: dal primo premio a San Remo per la miglior commedia e per la migliore attrice protagonista, Bianca Podestà, alle continue richieste di repliche in varie piazze della Liguria.
Un successo meritato da questo autore, mantovano d'origine, genovese di adozione (vive a Genova da oltre 60 anni), appassionato del teatro nel senso più completo dell'espressione.
Oltre che scrivere sa recitare e cantare: lo abbiamo visto nella commedia musicale "Nestinn-a", scritta in collaborazione con Battistina Rambelli, che ha avuto una ventina di repliche.
Ma la sua principale attività è quella di scrivere commedie, sia in lingua, sia in dialetto, soprattutto in dialetto genovese che conosce alla perfezione come il mantovano. Ciò gli permette di tradurre con facilità dal mantovano al genovese e viceversa, allargando il suo campo d'azione.
Ha scritto una trentina di commedie, nelle quali sa intrecciare con abilità vicende diverse, sa tratteggiare figure significative, caratteri e vivaci macchiette, ma sa anche lanciare qualche messaggio senza fare prediche, ma con saggio buonsenso.
Ha partecipato con brillanti risultati alla Rassegna "Anna Caroli" e ben due sue commedie figurano nella collana dl teatro dialettale, pubblicata dalla Cassa di Risparmio: "Gente nostra" e "E rostïe sotto a çenie".
Ha due sogni nel cuore: avere il Teatro San Fruttuoso per la sua compagnia, che si chiama appunto "Gruppo teatrale San Fruttuoso". Adesso i locali sono in fase di ristrutturazione: sarebbero un centro vitale di aggregazione e di divertimento popolare per il quartiere, complementare al teatro Garage, che offre spettacoli più sofisticati, adatti ad un pubblico più giovane.
L'altro sogno è la messa in scena di una commedia musicale (o operetta) dal titolo "Quande Zena a s'addescia" ("Quando Genova si sveglia") ovvero il sasso di Balilla,inteso come fiammifero che ha dato fuoco alle polveri del malcontento del Genovesi. Da intendersi anche come buon augurio per la futura "città europea della cultura". Occorrono sponsor generosi.
CLARA RUBBI
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"NUOVO CITTADINO" - settimanale cattolico (25 maggio 2005)________________________________________________________________________________________________
"LA VOCE DI MANTOVA" - 15 giugno 2005